Le terme di Saturnia

Tappa irrinunciabile per chi visita la Toscana, Saturnia è un incantevole e caratteristico borgo incastonato nel cuore della Maremma che sorge su di un pianoro nella valle dell’Albegna, dall’alto del quale domina l’affascinante paesaggio dell’entroterra grossetano. Posizionato lungo il tracciato dell’antica Via Clodia, la strada mercantile costruita tra la Via Cassia e la Via Aurelia che garantiva il collegamento tra Roma e le colonie etrusche, Saturnia è un vero e proprio scrigno di storia ed arte.

Il borgo ancora oggi conserva pregevoli tracce del suo passato. Merita sicuramente una visita l’area archeologica urbana, riconosciuta come la vecchia Aurinia, con i resti della cerchia muraria di origini romane risalenti al II secolo a.C. Anticamente facevano parte della cinta muraria quattro porte di accesso, delle quali oggi ne rimane solo la principale, Porta Romana. Da non perdere anche: la Chiesa di Santa Maria Maddalena, al cui interno si possono ammirare pregevoli opere d’arte; la Rocca Aldobrandesca, risalente alla fine del XII secolo; e il Museo Archeologico, che custodisce reperti risalenti per lo più all’epoca etrusca.

Ma l’attrattiva principale del borgo sono senza dubbio le sue terme, un insieme di sorgenti termali di acqua sulfurea che sgorga con una velocità di quasi 500 litri al secondo ad una temperatura di 37° con cui si effettuano piacevoli e salutari bagni durante tutto l’anno.

L’acqua, dopo un percorso che parte dalle viscere del monte Amiata, impiega ben 40 anni prima di completare il suo cammino. Si tratta di un’acqua terapeutica per le patologie della pelle, dell’apparato respiratorio e muscolo-scheletrico. Secondo una delle tante leggende, le sorgenti termali sorsero nel punto esatto in cui Saturno, adirato con gli umani, scagliò un fulmine che originò un cratere dal quale iniziò a zampillare questa magica acqua.