Pitigliano
Posizionato nell’estremo Sud della Toscana al confine con il Lazio, Pitigliano è un suggestivo borgo che si erge imponente su un crinale panoramico, da cui si può godere di una straordinaria vista sulla natura selvaggia ed incontaminata della Maremma. Inserito tra i Borghi più Belli d’Italia e Bandiera Arancione, Pitigliano ha origini antichissime, infatti, il territorio era già abitato sin dal Neolitico, anche se è con l’arrivo degli Etruschi che inizia la storia vera e propria della cittadina toscana. Secondo la leggenda il villaggio fu fondato da due romani, Petilio e Celiano, da cui unendo i loro nomi sarebbe derivato Pitigliano.
La cittadina è anche conosciuta come la “Piccola Gerusalemme” perché a partire dal XVI secolo ospitò una comunità di ebrei, che divenne così numerosa da costruire una Sinagoga nel 1598, recentemente restaurata e ancora oggi in funzione, al cui interno si possono ammirare l’arredo sacro con l’Aron sulla parete di fondo e al centro la Tevà. L’antico quartiere ebraico ospita alcuni edifici simbolici quali la Macelleria Kasher, la Cantina, il Bagno Rituale e il Forno delle Azzime.
Del suo straordinario passato Pitigliano conserva numerose testimonianze delle civiltà e culture che nel corso del tempo si sono succedute. Tra le sue chiese, considerate tra le più belle dell’intera Maremma, spiccano: la Cattedrale dedicata ai Santi Pietro e Paolo, ampliata nel Settecento in forme barocche; la Chiesa di San Rocco, ricordata già nel 1274 come Chiesa di Santa Maria; ed il Santuario della Madonna delle Grazie, fuori dal paese.
Tra i palazzi storici ed i monumenti di Pitigliano si segnalano: Palazzo Orsini, di origine medievale, che fu la residenza dell’omonima famiglia di conti; l’Acquedotto Mediceo, grandiosa opera idraulica costruita tra il 1636 e il 1639; il Monumento alla Progenie Ursinea; il Teatro Salvini e la Fontana delle Sette Cannelle. Palazzo Orsini ospita al suo interno due musei: il Museo Archeologico e il Museo Diocesano di Arte Sacra. Altro interessante museo è il Museo Archeologico all’Aperto Alberto Manzi, un affascinante ed insolito viaggio tra archeologia e natura.